mercoledì 4 marzo 2015

Non danzando, ma ... felici di esserci!


Una nostra rappresentanza in costume, insieme agli Sbandieratori e Musici di Velletri, ha preso parte allo storico evento del Carnevale Romano alla sua settima edizione. Organizzato da Marco Lepre, direttore artistico di eventi ormai di rilievo nel panorama equestre/culturale capitolino, coadiuvato dall'Accademia del Teatro Equestre, dall'accurata professionalità della Dalia Events e da altre realtà ed enti pubblici e privati, torna dopo l'anno di esilio forzato a Fano con una edizione curata da Francesca Barbi Marinetti e dedicata a Cristina di Svezia, sovrana abdicataria convertita che trascorrerà i suoi ultimi anni nel 'cuore della Chiesa'.

Il futuro antico della nostra cultura, così definisce l'evento il presidente onorario Federico Mollicone. Un futuro che malgrado le avversità e le difficoltà organizzativo/gestionali in tempi di crisi, riesce a farsi presente ed incarnarsi e percorrere le strade della capitale grazie alla dedizione ed alla passione di tanti.

Cristina di Svezia (interpretata da Maria Rosaria Omaggio) arriva a Roma e varca la Porta del Popolo, già Porta Flaminia perché da qui usciva ed esce tuttora la via consolar Flaminia che anticamente aveva inizio molto più a sud ... L'aspetto attuale è frutto di una ricostruzione cinquecentesca, resa necessaria anche dalla rinnovata importanza che in quell'epoca la porta aveva di assunto dal p unto di vista del traffico urbano proveniente dal nord. La facciata esterna fu commissionata da papa Pio IV a Michelangelo, che però trasferì l'incarico a Nanni di Baccio bigio, il quale realizzò l'opera tra il 1562 e il 1565 ispirandosi all'arco di Tito.

La facciata interna fu invece realizzata da Gian Lorenzo Bernini - nei panni del quale Federico Mollicone ha accolto la sovrana, unitamente ad altro egregio cavaliere, l'attore Roberto Ciufoli in panni barocchi ... - per il papa Alessandro VII e venne eseguita proprio in occasione dell'arrivo a Roma, il 23 dicembre 1655, della regina Cristina, come ricorda l'iscrizione "FELICI FAUSTOQ(ue) INGRESSUI ANNO DOM MDCLV" scolpita sull'attico della facciata interna per volontà dello stesso papa, del quale venne anche apposto lo stemma di famiglia (il monte di sei pezzi sormontato dalla stella a otto raggi, emblema dei Chigi).

Una porta aperta sulla Storia varcata idealmente dal grande corteo di oltre 100 cavalli e 200 figuranti che si è snodato per le vie del centro storico. Alla sfilata hanno preso parte figuranti in costume, artisti equestri, gruppi storici, le rappresentanze buttere della regione, simbolo culturale e storico dell'equitazione da lavoro nel nostro paese, e i corpi  militari che hanno dato lustro alla storia della cavalleria italiana, come la fanfara a cavallo del Reggimento Lancieri di Montebello (8°), il 4° Reggimento Carabinieri a cavallo, la Polizia di Stato a cavallo e il Corpo Forestale dello Stato, una rappresentanza del  Palio del velluto di Leonessa, nel reatino.

All'imbrunire, gran chiusura con le magnifiche coreografie disegnate nel cielo sopra Piazza del Popolo dai fuochi d'artificio barocchi del Gruppo IX Invicta che hanno regalato forti emozioni a turisti e romani a naso in su, mentre in molti si trasferivano nella splendida cornice di Palazzo Corsini (residenza della sovrana svedese sino alla sua morte) per la primissima europea di "Cristina di Svezia Regina a Roma", spettacolo teatrale con la direzione artistica di Feancsca Barbi Marinetti, interpretato da Maria Rosaria Omaggio, Alessandro Benvenuti (grande amico del Carnevale Romano, l'indimenticabile custode della porta del tempo dell'edizione 2013, che accompagna lo spettatore in un viaggio dall'antica Roma al medioevo, passando per il Rinascimento ed il Barocco, fino ai giorni nostri ed oltre nel futuro) e Viola Pornaro. Musiche del repertorio barocco a cura di Pierluigi Pietronito. L'iniziativa è stata finalizzata al restauro del ritratto di Cristina di Svezia di Kustus Van Egmont, presente fra gli altri tesori di Palazzo Corsini.

Altri cortei spettacolari erano comunque passati sotto la porta, il più grandioso quello dell'esercito francese di Carlo VIII che il 31 dicembre 1491 sfilò per ben sei ore fornendo una rara dimostrazione di potenza militare; ma anche i cortei dei cardinali che, papa in testa, si recavano a cavallo in concistoro suscitando l'entusiastica  e rispettosa ammirazione del popolo di Roma.
Lo stesso Carlo VIII al di cui passaggio a Velletri durante la sua discesa verso Napoli, l'Associazione Sbandieratori e Musici di Velletri dedica l'evento estivo ANNO DOMINI 1495.


Carnevale o meno, SURSUM CORDA semper! E' il nostro motto!
W la Creatività, l'Arte, la Storia!









  








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